“Sono depresso!”, quante volte lo abbiamo sentito dire o detto?
È un’espressione che viene utilizzata frequentemente quando ci sentiamo stanchi, scoraggiati, delusi. D’altra parte è facile confondere gli stati d’animo che si possono provare normalmente in alcuni momenti della vita con quelli derivanti dalla depressione.
Emozioni come tristezza, insicurezza, noia, stanchezza, irritabilità, possono anche essere provati da ognuno di noi in modo più intenso in alcuni momenti o fasi particolari della nostra vita, quando ad esempio ci troviamo ad affrontare un lutto, una separazione, una grande delusione.
Non si tratta di depressione, fa parte della vita!
La depressione è un disturbo dell’umore con alcune caratteristiche ben precise, è tra i disturbi più diffusi al mondo ed è in crescita continua. In Italia 3 milioni di persone soffrono di depressione, di cui oltre 2 milioni sono donne. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OSM) stima che nel 2020 la depressione sarà la seconda causa di disabilità al mondo dopo la cardiopatia ischemica.
La Depressione è uno stato psicopatologico caratterizzato da sintomi specifici che durano a lungo nel tempo, come: diminuzione del tono dell’umore, tristezza, malinconia, senso di colpa, mancanza di energie, nessun interesse per la vita, difficoltà di concentrazione, cambiamenti nell’appetito, disturbi del sonno.
Questi sintomi vengono provati con un’intensità tale da non permettere alla persona di vivere in modo sereno, in quanto alterano il normale funzionamento della persona in ambito lavorativo, familiare e sociale.
La depressione può avere diverse facce: può iniziare lentamente o in modo repentino, essere lieve o grave, presentarsi una sola volta o molte volte nel corso della vita, o persino essere sempre presente in secondo piano.
Ogni persona ha un’esperienza diversa della depressione. Esperienze tanto diverse possono far tutte parte della depressione.
Chi soffre di depressione si ritira socialmente, è incapace di provare piacere in quello che fa, è pessimista e eccessivamente autocritico, ha pensieri di morte, si trova spesso nella trappola di pensieri negativi su di sé, sulle sue esperienze, sul futuro, come:
- Sono un vero fallimento
- Non valgo nulla
- La mia vita è un disastro
- Gli altri rimarranno delusi da me
- Le cose non miglioreranno mai
- ……
La Depressione non è uno stato d’animo passeggero che può essere associato alla semplice mancanza di volontà. Tra gli aspetti più complessi di questo disturbo c’è sicuramente il riconoscimento.
Data l’ampia diffusione è molto probabile che ciascuno di noi conosca almeno una persona depressa, ed è indispensabile che familiari e amici siano preparati a sostenerla attraverso l’ascolto e l’empatia, evitando di minimizzare o banalizzare la situazione con frasi del tipo:
- Non capisco perché tu sia depresso, tutti abbiamo problemi
- Non ti manca nulla per essere felice
- Devi sforzarti di più
- Pensa a chi sta peggio
- Devi reagire, tutto dipende da te
L’ascolto è il migliore strumento per aiutare la persona depressa, comunicare che ci siamo, offrire un appoggio senza giudicare, e se la situazione è sempre più difficile chiedi aiuto ad uno psicologo.
Lo psicologo aiuta le persone che soffrono di depressione a individuare i pensieri negativi che influenzano l’umore e hanno conseguenze sull’autostima, sul senso di autoefficacia, sulla percezione di sicurezza di sé, sul mantenimento e sull’istaurarsi di relazioni interpersonali di successo.
Si arriva poi a proporre un nuovo modo di pensare, sentire e comportarsi, che permette di avere nuovi occhi sulla realtà, vedere gli eventi in modo più realistico ed essere maggiormente appagati e soddisfatti di se stessi, delle proprie azioni e delle relazioni che si sceglie di portare avanti.
Non aspettare a chiedere aiuto, la tua vita merita di essere vissuta!