Tendi a dare troppa importanza al giudizio degli altri?
“Preoccupati di ciò che pensano gli altri e sarai sempre loro prigioniero” Lao Tzu
La realtà è che c’è una generale tendenza a temere il giudizio degli altri, anzi, in alcuni casi fa proprio paura e come sappiamo, la paura ci frena.
D’altra parte però la vita è fatta di scelte, di azioni e relazioni, vivere comprende agire, fare qualcosa nella nostra vita, mentre il timore del giudizio degli altri ci porta a bloccarci, cioè a non vivere più pienamente perché costantemente condizionati in modo profondo.
Solo l’idea di poter essere giudicato tende a farci sentire molto frenati, in trappola.
GIUDICHIAMO DAVVERO TUTTI?
Secondo un sondaggio che ho svolto sui social, ben il 64% delle persone ha risposto Sì a questa domanda.
Certamente abbiamo tutti la tendenza a farci un’idea sulle situazioni, sulle relazioni e in genale sul contesto in cui viviamo e, questo lo possiamo dire, è del tutto normale e fisiologico.
Ci sono però persone che hanno la naturale ed automatica tendenza ad attuare delle Generalizzazioni, cioè non si fermano a pensare alle motivazioni o al contesto che hanno richiesto l’attivazione di un comportamento, ad esempio, ma generalizzano. È un modo di pensare veloce con il vantaggio di non richiedere un particolare sforzo cognitivo che invece ti farebbe capire più cose, ma rallentando il processo.
Siamo abituati a pensare a questa modalità di pensiero come associata a cattiveria e ostilità, ma a volte è semplicemente una modalità facile, veloce e automatica.
Prova a chiederti: hai mai messo in atto questa modalità di pensiero generalizzato?
Se ti ritrovi in situazioni in cui temi il giudizio dell’altro, forse la tua tendenza al giudizio la stai applicando proprio su di te, e lo hai iniziato a fare perché è il modo in cui ti sono sentito già da piccolissimo, quando anche i voti, ad esempio, sono giudizi.
PERCHE’ TEMIAMO IL GIUDIZIO DEGLI ALTRI?
È un retaggio antico, ci siamo evoluti come animali fortemente condizionati dalla necessità di socializzare e lavorare insieme agli altri per ottenere risultati che non saremmo capaci di garantirci come singoli. Dal nucleo iniziale della famiglia si è sviluppata la tribù, dalla tribù la società e via via con il passare della storia e della civilizzazione tutto si complica molto. La posta in gioco è sempre più alta.
Possiamo capire che il giudizio negativo sviluppato per aver fatto qualcosa di male poteva portare ad un rifiuto e con l’allontanamento dal gruppo dei pari la persona non aveva più garantite le stesse condizioni di vita. Anzi, in alcuni casi il rifiuto costituisce un meccanismo di abbandono molto pauroso perché in antichità rappresentava addirittura una condanna a morte.
Lo vediamo in prospettiva ampia nelle ragioni evolutive, ma questo meccanismo è rimasto dentro di noi, addirittura è dentro di noi già dalla nascita e quando siamo piccini ci può portare a temere l’abbandono di chi si prende cura di noi.
È quindi un meccanismo innato e non modificabile.
Allora siamo costretti a vivere con la paura del giudizio degli altri?
No. Da oggi puoi liberarti di questa paura.
3 PUNTI FONDAMENTALI DA RICORDARE
- È inevitabile.
Il giudicare, il farsi un pensiero rispetto ad una situazione è un meccanismo innato. Accettalo. E accetta anche che, qualsiasi cosa tu faccia non puoi piacere a tutti.
Pensa al tuo cibo preferito, al tuo cantante preferito, al tuo film preferito. Ecco neanche lui piace a tutti!
- Non parla di te.
Chi ti giudica lo fa dal suo punto di vista. Quando qualcuno fa o dice qualcosa su di te, in realtà, non sta dando informazioni su di te, ma sta parlando di sé e della sua mappa del mondo. Forse sta parlando di quello che ha sperimentato nella propria vita.
- Filtra i giudizi!
Come quando sbucci una banana. Scarta ciò che non serve e tieni la parte buona da mangiare.
Ascolta i giudizi che diventano stimoli per migliorarti, possono essere dei veri mattoni per costruire una nuova e migliore versione di te. Tutti gli altri lasciali andare.
Per mestiere più che dare risposte, faccio domande, e ti saluto proprio con queste:
che cosa faresti se non avessi il timore del giudizio degli altri?
Ci sarebbe qualcosa di diverso nella tua vita?
La vita è la tua e solo tu hai il diritto di viverla come meglio credi.