L’ansia di per sé non è un fenomeno patologico, ci può anche aiutare ad affrontare difficoltà, sfide o situazione pericolose. A livello evolutivo è un meccanismo utile all’adattamento e alla sopravvivenza perché ci consente di riconoscere facilmente e rapidamente un pericolo e permette di mobilitare le risorse appropriate per fronteggiare la situazione.
È un’emozione comune, capita a tutti, in alcuni momenti o situazioni, di sentirsi preoccupati, tesi, avvertire spiacevoli sensazioni fisiche come palpitazioni, tensione muscolare, sudorazione, e magari esclamare: “Ho l’ansia!”. Tutto normale!
L’ansia fa parte del nostro arcobaleno delle emozioni, non la possiamo eliminare, anzi, può anche essere nostra alleata quando ci dà la carica, può essere efficace quando ci dà motivazione, ci fa rimanere concentrati, tiene alta la nostra attenzione.
Il problema, dunque, non è la presenza di ansia in quanto tale, ma la sua presenza eccessiva al di fuori di un contesto realistico di allarme e di minaccia.
L’ansia diventa un problema quando ci impedisce di vivere come abbiamo sempre fatto, una vita normale, compromettendo il lavoro, la famiglia, la scuola, le relazioni, la vita sociale, quando cioè diventa elevata, costante, limitante e possiamo parlare di Disturbi d’Ansia.
Questo accade quando l’ansia prende il sopravvento e perdiamo il controllo su di essa. Si tratta di situazioni molto spiacevoli in cui è facile cadere in un circolo vizioso che ci rende sempre più difficile gestire le nostre paure.
L’ansia viene a bussare alle porte delle nostre case sapendo di non essere ben accolta, ma non desiste, in quanto ha una missione molto precisa: porta un messaggio personale, rivolto proprio a noi. Certo, quando arriva non ci fa stare bene, ci mette a disagio, non desideriamo fermarci ad ascoltarla e il nostro primo istinto è di provare a cacciarla via il più veloce possibile. Per un po’ funziona, se per esempio ci distraiamo o pensiamo ad altro passa, ma poi torna.
La domanda che si rivolge più spesso chi ha conosciuto l’ansia perché ha fatto irruzione nella sua vita è: “Perché?”. La necessità di trovare risposte è comprensibile: chi ne soffre ha un bisogno urgente di trovare una spiegazione, di razionalizzare, di capire perché si presentano sintomi che non consentono di mantenere il controllo di situazioni fino a quel momento vissute come quotidiane, alcune persino piacevoli.
Insieme scopriremo che l’ansia non è il problema, bensì solo la sua espressione.
In un percorso di riscoperte emotive e di ricerca di pensieri disfunzionali, l’ansia non sarà più un problema.
Talvolta il percorso inizia dal riconoscimento dell’ansia, per poi gestirla individuando i meccanismi non adeguati che mantengono il problema e interromperli.
L’ansia è sempre legata ad un pensiero, che a volte rimane inconsapevole; insieme lo analizziamo per cercarne uno alternativo.
Offro un percorso che comprende strategie pratiche che possono venirti in aiuto nei momenti più difficili.
Possiamo svolgere insieme esercizi di respiro, di rilassamento e di Minfulness.
L’ansia e i pensieri legati ad essa non limiteranno più la tua vita!